LEGGI MIGRATORIE ITALIANE ANTERIORI ALL'ANNO 1949
1868
Nel mese di gennaio viene emanata la cosiddetta "circolare Menabrea" che impone a prefetti, sindaci e pubblica sicurezza di impedire la partenza per l'Algeria e l'America a quanti non fossero in grado di dimostrare di avere gią assicurato un lavoro o, in alternativa, adeguati mezzi di sussistenza. Si tratta del primo tentativo di controllo dei flussi in etą Unitaria, pur senza il ricorso ad una legge specifica.
1873 Il 18 gennaio la "circolare Lanza" riprende la precedente del 1868 inserendo l'obbligo da parte degli emigranti di presentare un impegno scritto nel quale ci si impegnava a pagare il viaggio di ritorno in Italia nel caso di rimpatrio ad opera dei Consolati. La circolare invitava i prefetti e le autoritą pubbliche a scoraggiare anche attraverso deterrenti le partenze dall'Italia.
1876
Il 28 aprile con Depetris capo del governo, esce la "circolare Nicotera" con la quale si cerca di alleggerire le posizioni nella politica migratoria assunte nelle precedenti circolari, tollerando in un certo qual modo l'esodo che si stava verificando dalle regioni italiane.
1888
Il 30 dicembre viene emanata la prima legge sull'emigrazione. Dopo diversi tentativi e un lungo dibattito parlamentare questa legge contiene alcune importanti novitą in materia. Prima fra tutte la piena libertą di lasciare il paese. La legge disciplina anche l'attivitą degli agenti e dei subagenti che per esercitare la professione avrebbero dovuto ottenere un'autorizzazione dal Ministero degli Interni, e tentava di istituire delle forme di tutela nei confronti dei passeggeri imponendo alle compagnie di navigazione norme pił restrittive sulla navigazione, anche attraverso l'istituzione di commissioni arbitrali per la risoluzione delle vertenze fra emigranti e compagnie di navigazione. La libertą di lasciare liberamente il paese era preclusa alle donne sposate che non potevano emigrare senza l'assenso del marito.
1901
Entra in vigore la prima legge organica in materia di emigrazione. Essa prevede la creazione del Commissariato Generale dell'Emigrazione, un ufficio speciale per la tutela dell'emigrazione destinato a riunire e a gestire tutte le competenze relative fino ad allora assegnate ad uffici e ministeri diversi.
1919
Dopo numerose norme integrative viene votato con un decreto il Testo unico della legge entrata in vigore nel 1901. Questo testo segna ufficialmente la fine della cosiddetta “Grande emigrazione”.
1927
Viene soppresso il Commissariato Generale dell’Emigrazione, sostituito dalla Direzione generale degli italiani all’estero con sede presso il Ministero degli Esteri.
1931
Viene istituito il Commissariato per le migrazioni e la colonizzazione interna (Cmci) alle dirette dipendenze della presidenza del Consiglio dei Ministri, che sostituiva la Commissione permanente per le migrazioni interne, costituita nel 1926 presso il Ministero per i Lavori Pubblici.
1947
Firma di accordi bilaterali con l’Argentina per definire i flussi migratori verso quel paese.
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