Pubblicazioni

Collana “Dal porto al mondo”

"Dal porto al mondo" (Edizioni Diabasis) è una collana promossa da CISEI e coordinata da Antonio Gibelli. Al centro dell'attenzione Genova come porto di imbarco dei migranti, luogo metaforico del transito, crocevia della comunicazione tra l'Italia, le Americhe, il resto del mondo. La collana privilegia racconti di viaggio, testi di autobiografia e di memoria, epistolari, dove i percorsi della diaspora rivivono attraverso la soggettività dei protagonisti e le tracce scritte della loro esperienza.

Ad oggi sono stati pubblicati:

Sull’Oceano (2005) di Edmondo De Amicis (Riedizione a cura di Giorgio Bertone).

Sull'Oceano, è la narrazione di un viaggio da Genova a Buenos Aires, passando per Montevideo, straordinaria epopea di una nave e del suo carico di uomini, avventurieri, disperati...
Il libro uscì in prima edizione nel 1889. Ne seguì un immediato successo che moltiplicò le vendite e permise una pubblicazione di lusso, illustrata, l'anno successivo. Con le sue dieci edizioni in due settimane e le sue recensioni eccellenti, il libro costituì uno dei primi "casi letterari" dell'editoria di casa nostra. Questa è l'unica edizione, controllata sul manoscritto e controllata sulla base dell'Archivio De Amicis.


La Babele nella pampa (2005) di Vanni Blengino.

«Quando gli albanesi eravamo noi»: è una espressione fortunata che il linguaggio giornalistico ha elevato a slogan per trattare dell'emigrazione italiana nelle Americhe. Un fenomeno vasto e complesso, una "transumanza sociale" che ha coinvolto più di venti milioni di italiani ed è durato più di un secolo. Dal commerciante con baffoni spioventi e organetto del sainete al gringo del Martín Fierro di José Hernàndez, al viaggiatore, scienziato naturalista, ingegnere o sacerdote, La Babele nella "Pampa" offre un ricco e variegato identikit dell'emigrante italiano in Argentina e dei suoi stereotipi, artisti e letterati compresi. Un'appendice autobiografica racconta la vita nei coloratissimi quartieri di Buenos Aires (San Juan e Baldo, il quartiere genovese della Boca), la nostalgia e la passione per il tango e la voce di Gardel.


L’America gringa (2008) di  Emilio Franzina.

Gli abitatori dell'"America gringa" che figurano al centro delle storie italiane d'immigrazione ossia dell'esperienza compiuta dai gringos "taliani" fra Otto e Novecento in Argentina, Uruguay e Brasile meridionale, sono i protagonisti di un antico e reiterato insediamento, ma anche i discendenti dei primi emigrati, soprattutto lombardi e veneti, diretti al Rio della Plata e nel contiguo Rio Grande do Sul a partire dalla seconda metà del secolo XIX. Le vicende delle quali si occupa il libro prendendo in esame sia le varie zone del Brasile in cui si portarono a fine '800, per rimanervi a vivere, i "pionieri" di una nota emigrazione contadina settentrionale, sia l'Argentina – da Buenos Aires "capital" appunto alla "Pampa gringa" – dove un gran numero di italiani di ogni regione contribuì già prima della grande guerra alla "costruzione" di quel paese proprio mentre lo stesso si veniva facendo, con altri mezzi e in altri modi, in Italia. In bilico fra storia e memoria di un mondo per tanti aspetti "euroamericano", l'opera si conclude sugli scenari odierni della globalizzazione con tutto ciò che essa ha prodotto fra gli eredi della nostra emigrazione all'estero, interrogandosi anche sul "futuro delle tradizioni" (italiane e "miste") in America Latina nell'idea che un eccesso di miti identitari intralci e appesantisca, oggi, il giusto apprezzamento delle esperienze compiute lontano dall'Italia da molte generazioni di uomini e di donne che ad essa e alla sua cultura continuano ancora a guardare.


Un baritono ai Tropici  (2008) di Alessandra Vannucci.

Genova, 1854: un giovane lombardo si imbarca sul bastimento Bricche Rosa diretto a Rio de Janeiro. "Pippo" Banfi non ha particolari problemi economici, ma una gran voglia di lasciare un'Italia non ancora unificata e che non gli offre opportunità, per investire le sue energie in un paese giovane, dinamico, proiettato verso il progresso. Come il Brasile, dove in effetti, dopo varie esperienze lavorative, Banfi viene scritturato come baritono al teatro lirico. Il suo breve, intenso diario viene qui introdotto e commentato da Alessandra Vannucci. Nel suo saggio introduttivo la curatrice fornisce il quadro di riferimento storico e culturale fondamentale per comprendere il Brasile dell'epoca e le condizioni degli immigrati italiani in America Latina, senza però rinunciare a trasmetterci il fascino dell'avventura che oggi come allora queste terre suscitano nel nostro immaginario.


Tra l’Appennino e l’America (2011) di Marco Portaluppi.

Mancanza di lavoro, miseria e fame sono le cause che di norma vengono poste alla base del fenomeno migratorio, generalmente identificato, nell'immaginario diffuso, con la grande emigrazione di massa di fine Ottocento e inizio Novecento, quella dei contadini poveri, provenienti soprattutto dal Sud Italia. Spesso si ignora che al contrario flussi migratori anche consistenti interessarono il Paese già a partire dai primi anni dell'Ottocento, alimentati non solo da contadini, ma anche da piccoli e medi proprietari aspiranti a guadagni maggiori di quelli che potevano ottenere dallo sfruttamento dei terreni collinari. Il libro di Marco Portaluppi analizza le vite di alcuni componenti di una famiglia originaria di un piccolo paese dell'entroterra chiavarese, capaci di avviare attività imprenditoriali di notevole successo nel Midwest e in California. Attraverso l'analisi di un ricco carteggio tra i membri della famiglia Zanone emigrati negli Stati Uniti e i parenti di Sopralacroce, l'autore dà un volto al fenomeno migratorio dipingendo un affresco particolareggiato della società ligure dell'età preunitaria e di quella americana.


FUORI COLLANA



Emigrazione. Speranza di andate e ritorni. Un anno di eventi
(2005)
a cura di Silvia Martini e Fabrizio Cecchet.

 

SAGGI, ARTICOLI e INTERVENTI

  • Fabio Capocaccia “Centro Internazionale di Studi sull’Emigrazione Italiana – CISEI – and the Computer Archive of Italian Emigration” in H. Stornaug, B. Lambkin (a cura di), AEMI Journal 2010, Annual conference of AEMI, pp. 24-31, Aalborg (Denmark) 2010.
  • Francesca Goglino, Carlo Stiaccini “Affentheater: Italian Itinerant Migration around Europe between Ninteenth and Twentieth Century” in H. Stornaug, B. Lambkin (a cura di), AEMI Journal 2010, Annual conference of AEMI, pp. 74-90, Aalborg (Denmark) 2010.
  • Fabio Capocaccia “Il viaggio dell’emigrante: verso un archivio nazionale informatizzato” in Nicosia A. e Prencipe L. (a cura di) Museo Nazionale Emigrazione Italiana, pp. 186-205, Gangemi Editore: Roma, 2009.
  • Carlo Stiaccini “Col mare in coperta si fa rotta per New York” in Campodonico P. (a cura di) La Merica. Da Genova a Ellis Island il viaggio per mare negli anni dell’emigrazione italiana, pp. 98-107, Sagep Editori: Genova, 2008.

 





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